CARTA DEI SERVIZI

L’organizzazione dello studio medico è molto impegnativa per il gran numero di persone che ogni giorno vi accedono, telefonano, chattano, necessitano di visite, controlli o prestazioni burocratiche. Nei miei ambulatori afferiscono, direttamente o indirettamente, circa 10.000 persone all’anno per problemi clinici, informazioni o altre necessità.

Il Medico di Assistenza Primaria (MAP) è l’unico a non avere liste d’attesa ed a ricevere i suoi assistiti senza limitazione, ogni volta che vogliono, per qualsiasi motivo; è quindi indispensabile organizzare l’attività dello studio in modo efficiente e razionale, pur se flessibile, per poter soddisfare le numerose richieste quotidiane. Gli assistiti sono invitati a farsi carico – per quanto di loro competenza – di ciò che tale organizzazione comporta rispettando le regole e gli orari stabiliti, aiutandosi a vicenda, con spirito solidaristico, quando possibile, sopportando con spirito di comprensione eventuali disagi o disguidi, mantenendo un atteggiamento rispettoso e congruo in sala d’attesa, limitando al minimo le telefonate durante gli orari di visita, agevolando in ogni senso il lavoro del medico, che cerca di fare tutto quanto può per fornire aiuto ed ascolto, avendo tuttavia energie e tempi comunque limitati essendo , malgrado la buona volontà , nell’impossibilità a fare miracoli.

Gli ambulatori sono siti a Travagliato (BS) in via Tintori 35 e Berlingo (BS) in Piazza Aldo Moro 11. Osservano i seguenti orari di apertura.

Contatti

Tel: 335-6643934
E-mail: [email protected]
Posta Ordinaria: Via Tintori, 35 – 25039 Travagliato (BS)

Presso gli ambulatori viene svolta: Attività medica di Medicina Generale convenzionata con il SSN.

MEDICINA GENERALE CONVENZIONATA CON IL SSN

Le visite negli ambulatori vengono effettuate con il sistema dell’accesso libero, senza appuntamento; la porta è aperta almeno un’ora prima dell’inizio delle visite e – a Travagliato – l’accesso è consentito fino a mezz’ora prima della chiusura prevista.

Gli assisti residenti a Travagliato sono invitati a non venire nell’ambulatorio di Berlingo, se non per motivi veramente indifferibili (e non per mera comodità); ciò per evitare di allungare i tempi e compromettere l’andamento organizzativo degli studi

Non è possibile – di norma – richiedere appuntamenti o accessi privilegiati ma ciascuno può essere ricevuto facendo la coda ed attendendo il suo turno; non disponendo di personale di studio ho infatti caratterizzato il servizio accentuandone l’aspetto e della prossimità della immediata fruibilità cercando di soddisfare, in tempo reale, le richieste degli assistiti, anche con l’offerta di orari d’ambulatorio diversificati e prolungati per consentire a tutti di accedere senza interferire con le proprie esigenze familiari o lavorative.

I miei assistiti – a fronte di tempi d’attesa imprevedibili in base all’affollamento dell’ambulatorio – hanno però l’opportunità di rapportarsi in modo diretto o indiretto – a seconda dei casi e delle necessità – con il medico e non con figure professionali intermedie che filtrano ed organizzano le modalità di risposta ai loro bisogni.

Secondo la mia visione quindi il medico in tal modo si caratterizza per essere e rimanere un servizio di pronto intervento territoriale a bassa soglia d’accesso e non un solo un tecnico che interviene su casistiche già stratificate e segmentate, secondo una logica di tipo specialistico.

In casi particolari è comunque possibile concordare un incontro con il medico, qualora vi fossero motivi legati al lavoro, alla famiglia oppure se si volessero esporre problematiche lunghe, complesse o delicate; in queste eventualità si deve contattare telefonicamente o via mail il medico per concordare l’orario in cui trovarsi.

Non escludo, anzi auspico che si possano realizzare forme organizzative complesse fra i medici di base – per altro già previste dalla vigente legislazione nazionale e regionale – all’interno delle quali sia l’uso di personale che svolga compito di front office con i pazienti, sia la segmentazione delle molteplici richieste degli assistiti, possano, a parità di soddisfacimento dei bisogni, favorire un migliore controllo del territorio nel suo complesso e l’ottimale gestione delle patologie – con particolare riferimento a quelle cronico-degenerative – nei singoli pazienti.